Cari amici e care amiche,
In questi mesi ci avete seguito mentre la nostra avventura cominciava a prendere forma; ci avete sostenuti, guidati e ascoltati. Ora è arrivato il momento di iniziare a trasformare in concretezza quanto ci siamo detti in questi mesi. Fin da subito abbiamo raccontato che Progetto Nuova Saluggia intende proporsi come lista civica e, sebbene non sia ancora stata ufficializzata la data delle prossime elezioni, pensiamo che sia tempo di scendere in campo, svelando l’identità della persona che ha accettato di mettersi in gioco, proponendosi come candidato sindaco.
Di seguito le parole di Claudio:
“57 anni, vivo a Saluggia, sposato, due figlie. Impiegato amministrativo. Impegnato attivamente in diverse associazioni del paese.
Perché ho preso questa decisione?
Da sempre sono sensibile alle tematiche che riguardano Saluggia, l’angolo di mondo dove sono nato e dove vivo bene da 57 anni.
Qui ho costruito la mia famiglia: sono sposato con Manuela da 35 anni, ho due splendide figlie, Sara e Marta. Amo questo paese e per esso desidero il meglio. Penso che Saluggia abbia molte risorse che spesso sono poco valorizzate: un tessuto sociale di grande spessore, un comprensorio industriale di assoluta eccellenza, un ambiente naturale di pregio generato dal passaggio del fiume, un sistema di servizi alla persona che fanno di Saluggia un paese agiato, nonchè, in ultimo, un bilancio comunale che gode di abbondanti risorse legate alla presenza sul territorio dell’eredità del nucleare.
Ci sono alcune parole che sento mie: RESPONSABILITÀ è una di queste.
Sento la responsabilità di dover “restituire” a questo paese ciò che ho ricevuto in termini di relazioni, famiglia, lavoro, socialità, divertimento, crescita spirituale, fiducia. Papà e mamma mi hanno insegnato il valore delle parole “diritti” e “doveri”. Dove c’è un diritto c’è anche un dovere e io sento il dovere di rispondere, con il mio impegno, nella gestione e nell’amministrazione del bene comune del nostro paese insieme ad un gruppo di persone verso cui nutro grande stima e ammirazione.
La seconda parola che mi guida è OSARE. Credo che sia necessario osare per ottenere ciò che spesso si chiede o si pretende: più onestà, più serietà, più solidarietà, più passione. Nella mia precedente esperienza amministrativa ho avuto modo di conoscere molte persone, specialmente negli enti in cui intervenivo per incarichi amministrativi. Ho conosciuto, ascoltato, dialogato con diversi politici che mi sembravano molto capaci, parlavano bene, usavano paroloni e si sapevano vendere, ma alla fine quelli che veramente cambiavano il corso delle cose erano le donne e gli uomini che agivano, che osavano provare strade nuove, che si davano da fare parlando nei tempi giusti, con semplicità e senza presunzione. Per me sono stati un grande insegnamento. Quelle persone avevano avuto il coraggio di affrontare una realtà, quella politica, cercando di migliorarla dall’interno
Una terza parola è GIOVANI. I giovani con cui ho lavorato in questi mesi costituiscono un gruppo di grande spessore, persone con valori, disponibilità, passione e competenza. Negli anni in cui ho seguito le vicende politiche del mio paese non ho mai incontrato una situazione così favorevole perché la presenza dei giovani era sempre molto limitata. E’ un fatto abbastanza atipico che genera in me speranza e fiducia che INSIEME si possa lavorare bene per la nostra Comunità.
Sono convinto che la POLITICA sia una delle attività umane più nobili. Non condivido le frasi qualunquiste del tipo “la politica è una cosa sporca”. Non è la Politica il problema, ma sono le persone che fanno la Politica. E allora decido di metterci la faccia, di impegnarmi in questo servizio con fiducia, con la giusta prudenza, con il desiderio di UNIRE e non DIVIDERE, di COSTRUIRE PONTI e NON ALZARE MURI. So che non sarà un’impresa facile, ma mi piacciono le sfide, soprattutto se affrontate insieme, per cui ci metterò impegno, prudenza e passione, confidando nell’aiuto e nella comprensione di tutta la comunità.”
Claudio Relino
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